mercoledì 27 ottobre 2010

Micciché e la Lega

Incerto e debole. Così è sembrato Micciché al programma OTTO E MEZZO su LA7. Per chi lo segue da molto tempo è una delusione profonda, perché ci aveva abituato a discorsi, criticabili, ma con un fondamento logico, politico rispettabile e da cui imparare qualcosa. Cosa è successo? Micciché ha tentato di fare comunella con Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, e in molti casi ha fatto la figura dell'uomo del SUD che chiede alla Lega di essere clemente con il povero SUD, non ha espresso l'orgoglio di essere del SUD, e quelle pochissime volte che sebrava farlo, lo ha fatto a sottovoce. Ancora di più, Micciché, mette in evidenza le contraddizioni con cui nasce il suo Forza del Sud, cioé troppo legato a Berlusconi e a questo centrodestra, in cui la fa da padrone la Lega.
Inoltre Micciché si è fatto imbrigliare in polemiche localistiche, attaccando il Presidente Lombardo, in un'argomento, che ha spinto, addirittura, il Sindaco leghista a schierarsi con il Presidente della Regione Sicilia; l'argomento è stato la sanità, o meglio chi ricopre la carica di Assessore alla Sanità in Sicilia, cioé il magistrato Russo. Micciché ha obiettato che avere un magistrato assessore non è un segnale contro la corruzione, a questa affermazione il leghista Tosi ha affermato che, invece, per quel che è successo nella sanità siciliana, cioé un livello di corruzione e collusione assurda, è un buon segnale che venga messo a capo dell'assessorato alla sanità, un magistrato antimafia.
Micciché, assurdamente, ha attaccato Lombardo su una cosa ritenuta positiva dal mondo intero. Veramente complimenti!
Micciché Micciché!! Ma che combini!

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