domenica 16 ottobre 2011

15 Ottobre a Palermo: “muori Palermo”, poi alzati e cammina.

Palermo - Grande affluenza ieri pomeriggio per la manifestazione “Muori Palermo” organizzata dall'associazione “Muovi Palermo” e a cui hanno aderito, tra le altre, le associazioni “Addio pizzo”, “Medeu.it”, “Borderline”, “InComa.it”, “A.i.s.m.”. Il corteo ha messo in scena i funerali della coscienza civica palermitana, con tanto di bara e vedove al seguito, accompagnati dalle note dell'orchestra popolare Rosaparks.

Partito alle 16;45 dalla cattedrale di Palermo, ha seguito le vie della città fino ad arrivare alle 18;15 a Piazza Pretoria ove i partecipanti, centinaia di persone, si sono stesi a terra, simulando la loro morte per poi resuscitare dopo alcuni minuti. Sei le fermate in alcuni dei luoghi simbolo di Palermo, Palazzo Fernandez, Palazzo di giustizia, Porta Carini, Piazza Verdi, Via Bandiera e i quattro canti. In ognuno di questi luoghi luoghi si annunciava la morte dei diritti dei cittadini; la morte della cultura, della legalità, dell'economia, della tradizione, dell'indignazione e del senso di appartenenza alla città. Sei fermate, quasi sei stazioni di una via crucis laica, che della via crucis ricalca il senso, un viaggio faticoso ma di salvezza. Perchè la morte e la resurrezione dei partecipanti ha voluto lanciare, alla fine della manifestazione, un messaggio di speranza e fiducia nelle potenzialità dei cittadini palermitani. La manifestazione si è poi chiusa con una serie di interventi spontanei da parte di singoli cittadini, ognuno dei quali gridava il suo “basta!” alle ingiustizie e alle mancanze che quotidianamente si vede costretto a sopportare.

L'invito degli organizzatori è stato quello di continuare nelle azioni concrete di recupero della città e di risveglio delle coscienze, a cui Muovi Palermo, nel suo voler rimanere fuori da ogni determinazione partitica, è da sempre votata.

Il video contiene il commento e l'intervista esclusiva a Silvia Lupo, socia di “Muovi Palermo” e co-organizzatrice dell'evento.


Nessun commento:

Posta un commento