martedì 28 giugno 2011

Paolo Giordano - La solitudine dei numeri primi


Uno degli ultimi libri che ho letto si intitola "La solitudine dei numeri primi": l'autore è giovanissimo, neanche trentenne, e da questo romanzo è stato anche tratto un film diretto da Saverio Costanzo e interpretato tra gli altri da Alba Rohrwacher.
E' un romanzo particolare, che inizialmente mi ha lasciata un pò perplessa ma che ho imparato a poco a poco ad apprezzare, nonostante la scrittura di Giordano non mi piaccia molto... è una storia molto forte che racconta delle vite di due giovani torinesi apparentemente molto distanti tra di loro, ma che in realtà hanno vite estremamente affini.
I protagonisti sono due ragazzi, Alice e Mattia, ed entrambi hanno un rapporto conflittuale con i genitori. Da bambina la ragazza viene costretta dal padre ad imparare a sciare, ma lei non vuole: ha un incidente sulle piste che la constringerà a zoppicare per sempre. Mattia, ragazzo estremamente intelligente, ha una gemella ritardata, Michela, della quale si vergogna a tal punto da lasciarla in un parco pur di non portarla ad una festa di compleanno, ripromettendosi in ogni caso di tornare a riprenderla: della bambina non si saprà più nulla, e questo segnerà per sempre la vita di Mattia che per punirsi comincia a ferirsi con delle lame.
Il romanzo racconta delle vite di questi due giovani, dal periodo della scuola fino all'età adulta, e dei vari personaggi che li affiancheranno nel loro percorso: sono affini, innamorati l'uno dell'altra, ma purtroppo perennemente divisi dalle loro scelte di vita. Da qui il titolo del romanzo: i numeri primi sono due numeri separati da un solo numero pari, quindi molto vicini ma mai abbastanza da toccarsi davvero.
Il romanzo è edito da Mondadori ed è stato pubblicato nel 2008. Un consiglio spassionato: è un bel libro, ma evitate di leggerlo se siete tristi!

4 commenti:

  1. Ciò che ha colpito me di questo libro, o meglio del titolo è proprio la particolarità dei numeri primi di essere divisibili solo per se stessi e per uno... Questo li rende praticamente unici e più che primi (in senso ordinale) ultimi e impossibilitati a confrontarsi con altri possibili numeri... Non so,magari non sarà il libro del secolo, magari come opera prima è molto acerba...ma ciò non toglie che Giordano sia stato originale e al tempo stesso avvincente. Il film invece avrei fatto a meno di vederlo, non rende giustizia al libro o forse non rende giustizia neanche al cinema perchè mi è parsa una trasposizione malfatta in chiave Horror (pure di pessima qualità).

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  2. beh, il film non l'ho visto, e sinceramente evito di guardare i film tratti da libri che ho letto, spesso sono deludenti :-( sono d'accordo con te, l'idea è originale, ogni tanto una novità fa bene!

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  3. Scusate, ma a me pare che di buono ci siano solo l'idea e il titolo (tra loro collegati). Per ciò che riguarda la scrittura e il carattere dei personaggi invece ci si poteva aspettare molto di più. In questo romanzo la solitudine avvolge anche il lettore che non riesce a lavorare di immaginazione nel rappresentarsi luoghi, cose, persone; in tal modo non può immedesimarsi o provare simpatia per uno dei due protagonisti rimanendo estraneo al testo. Si poteva fare di meglio.

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  4. Spesso i libri più letti non sono i più belli... Tuttavia ritengo che per quanto sopravvalutato sia nettamente superiore ad altra spazzatura (vedi Moccia)... Ha avuto la fortuna di vincere il premio strega, il che è un ottimo trampolino di lancio. Ma probabilmente non meritava tutto questo clamore.... O forse è questo quello che vuole la gente?

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