Nell'aula dell'assemblea regionale c'è aria pesante che sa di nervosismo e di animi pronti ad accendersi. Nei corridoi si affolano notizie più o meno affidabili, come per esempio la notizia che i finiani non daranno più l'appoggio al Governo Lombardo, perché fatto solo di tecnici.
Finalmente la parola passa a Lombardo che in aula fa la sua presentazione della compagine di Governo e espone il programma. Il Presidente viene più volte interrotto, gli animi si surriscaldano, ma il Presidente risponde con il sorriso e tante frecciatine. I più acccaniti nella critica e nell'interrompere Lombardo sono Leontini, Beninati e Caputo del PdL. E' uno spettacolo vergognoso e meno male che non si è arrivati alle mani, come qualche mese fa.
Questo nervosismo e questa frenesia, non fa sperare bene per il futuro dei dibattitici in regione, tutto questo fa pensare ad un cammino, in aula, non molto tranquillo per questo nuovo Governo Lombardo.
Elenchiamo ora alcuni commenti di esponenti di primo piano.
Il senatore del Pd Giuseppe Lumia. "Nella Sicilia immobile dei grandi sistemi di potere, nella Sicilia del 'cuffarismo' potente e straripante, nella Sicilia del 61 a zero di Dell'Utri e Micciché abbiamo creato le condizioni per far saltare il tappo del potere clientelare e affaristico-mafioso e fare le riforme che servono alla Sicilia e ai siciliani. Guardo così al nuovo governo regionale. Sull'asse riforme-legalità-sviluppo si può cambiare la Sicilia". "Bisogna attuare le riforme già fatte - aggiunge Lumia - e continuare su questa strada con l'abolizione delle province, il tempo pieno nelle scuole, la semplificazione della burocrazia regionale.
Elenchiamo ora alcuni commenti di esponenti di primo piano.
Il senatore del Pd Giuseppe Lumia. "Nella Sicilia immobile dei grandi sistemi di potere, nella Sicilia del 'cuffarismo' potente e straripante, nella Sicilia del 61 a zero di Dell'Utri e Micciché abbiamo creato le condizioni per far saltare il tappo del potere clientelare e affaristico-mafioso e fare le riforme che servono alla Sicilia e ai siciliani. Guardo così al nuovo governo regionale. Sull'asse riforme-legalità-sviluppo si può cambiare la Sicilia". "Bisogna attuare le riforme già fatte - aggiunge Lumia - e continuare su questa strada con l'abolizione delle province, il tempo pieno nelle scuole, la semplificazione della burocrazia regionale.
Dore Misuraca, PdL: "Alla luce delle dichiarazioni rilasciate in aula dal Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, non ci resta che prendere atto della distanza che ci separa dal governo che è appena nato. Sono molto preoccupato - aggiunge - perché il Lombardo quater si configura come governo 'contro' piuttosto che a favore degli interessi reali della Sicilia". "Questo esecutivo - dice - stimolerà una serie di forti risentimenti politici.
Luca Cangemi, segretario di Rifondazione Comunista: "Si vada a votare. L'ennesimo governo Lombardo è un altro colpo a una vita politica e istituzionale siciliana ormai ridotta a una guerra per bande, che si svolge in un quadro confuso e degradato". "I problemi della Sicilia saranno aggravati. Il Pd ha una pesantissima responsabilità nell'aver permesso, ormai da tempo, ogni manovra a Lombardo.
Ecco la nuova giunta proposta da Lombardo: Massimo Russo, Pier Carmelo Russo, Mario Centorrino, Marco Venturi, Caterina Chinnici e Gaetano Armao. Le New Entry, Andrea Piraino (docente Università di Palermo), Letizia Di Liberti (dirigente regionale Assessorato alla famiglia), Sebastiano Messineo (docente), Elio D’Antrassi (considerato da Lombardo un esperto in commercializzazione di prodotti agricoli), Giosué Marino (ex prefetto Palermo), Gianmaria Sparma (dirigente generale del dipartimento pesca).
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