
La dott.ssa Giglio spiega:
“All'interno del vano di ingresso dell’edificio un intervento di scavo archeologico preventivo, prescritto dall'Unità Operativa VIII della Soprintendenza di Trapani, in corso da una settimana, ha riportato alla luce un interessante lacerto archeologico relativo alla città romana. In particolare, si è rinvenuto un consistente lembo di pavimentazione in cocciopesto e graniglia bianca, con inserti marmorei policromi disposti secondo una maglia quadrata. Potrebbe trattarsi di un pavimento in uso intorno al III - IV secolo d.C., che riutilizza frammenti di pregiati rivestimenti policromi appartenenti ad una fase abitativa più antica (età tardo-ellenistica - II sec. a. C.). Questo vano faceva parte di una casa inquadrata regolarmente tra uno dei cardines (l'attuale via Rapisardi) ed il decumano stesso, distante poche decine di metri. Purtroppo lo scavo è stato limitato al solo vano di ingresso, per problemi di sicurezza relativi alla staticità del vecchio fabbricato e delle sue fondazioni, oggi perfettamente restaurate.”
Scoperte straordinarie, appunto, che portano in luce frammenti di storia della città del trapanese, e potrebbero diventare un vanto e un'attrattivà importante per una zona già ricca di cultura e di bellezze storico-paesaggistiche davvero notevoli.
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