di battere la “strada insostenibile dei finanziamenti a pioggia, dispersivi e inefficaci, piuttosto che quella di “una strategia complessiva di interventi su obiettivi e bisogni prioritari e condivisi con forze sociali e amministrazioni locali”. Il sindacato chiede a palazzo d’Orleans la costituzione del fondo unico per le povertà, e l’attuazione delle politiche di integrazione socio-sanitaria con la “messa in sinergia” degli assessorati regionali alla Famiglia e alla Salute. La risposta dell’Ass. alle Politiche sociali Piraino è stata tempestiva e non priva di un di rammarico per un pregiudizio che è presente nella presa di posizione del sindacato: “Presupposto fondamentale per una corretta interlocuzione fra forze sociali e governo sono la conoscenza delle tematiche da affrontare e la capacita’ di leggere le carte senza la lente deformante del pregiudizio”. “Dal 2005 – aggiunge Piraino – la Regione eroga ogni anno a disabili gravi un servizio di assistenza che consente loro di assolvere alle funzioni vitali, mantenendo un minimo di relazioni sociali. Sono uomini e donne in carne ed ossa che, a dar retta alla distorta furia moralizzatrice dei dirigenti Cisl, dovremmo abbandonare al loro destino per la creazione di un fantomatico fondo unico sulla povertà, che nulla ha a che vedere con gli interventi in questione. L’unica novità che ho ritenuto di apportare è la regolamentazione di questi interventi con criteri di economicità e trasparenza, visto che venivano erogati a sportello, senza alcuna forma di valutazione comparativa”. “Anche da una lettura distratta – prosegue Piraino – si evince chiaramente che le uniche spese ammesse dal provvedimento sono quelle relative all’assistenza diretta dei pazienti, senza alcuna forma di intermediazione per l’Ente pubblico o privato, che presenta il progetto”. La risposta dell’ass. Piraino si conclude con un attacco diretto al sindacato: “É legittimo sospettare, di fronte a prese di posizione così strumentali, che dalla Cisl e da altre forze che si definiscono sociali, sia in atto un attacco al principio costituzionale della sussidiarietà, negando il ruolo fondamentale che il Volontariato e il settore no profit svolgono in difesa delle fasce deboli della popolazione. Mi permetto di affermare – conclude Piraino – che non e’ questa la strada per recuperare il deficit di rappresentatività accumulato negli ultimi anni dalle forze sindacali”.
mercoledì 2 febbraio 2011
Dura la risposta dell’ass. Peraino alla nota di protesta della Cisl
di battere la “strada insostenibile dei finanziamenti a pioggia, dispersivi e inefficaci, piuttosto che quella di “una strategia complessiva di interventi su obiettivi e bisogni prioritari e condivisi con forze sociali e amministrazioni locali”. Il sindacato chiede a palazzo d’Orleans la costituzione del fondo unico per le povertà, e l’attuazione delle politiche di integrazione socio-sanitaria con la “messa in sinergia” degli assessorati regionali alla Famiglia e alla Salute. La risposta dell’Ass. alle Politiche sociali Piraino è stata tempestiva e non priva di un di rammarico per un pregiudizio che è presente nella presa di posizione del sindacato: “Presupposto fondamentale per una corretta interlocuzione fra forze sociali e governo sono la conoscenza delle tematiche da affrontare e la capacita’ di leggere le carte senza la lente deformante del pregiudizio”. “Dal 2005 – aggiunge Piraino – la Regione eroga ogni anno a disabili gravi un servizio di assistenza che consente loro di assolvere alle funzioni vitali, mantenendo un minimo di relazioni sociali. Sono uomini e donne in carne ed ossa che, a dar retta alla distorta furia moralizzatrice dei dirigenti Cisl, dovremmo abbandonare al loro destino per la creazione di un fantomatico fondo unico sulla povertà, che nulla ha a che vedere con gli interventi in questione. L’unica novità che ho ritenuto di apportare è la regolamentazione di questi interventi con criteri di economicità e trasparenza, visto che venivano erogati a sportello, senza alcuna forma di valutazione comparativa”. “Anche da una lettura distratta – prosegue Piraino – si evince chiaramente che le uniche spese ammesse dal provvedimento sono quelle relative all’assistenza diretta dei pazienti, senza alcuna forma di intermediazione per l’Ente pubblico o privato, che presenta il progetto”. La risposta dell’ass. Piraino si conclude con un attacco diretto al sindacato: “É legittimo sospettare, di fronte a prese di posizione così strumentali, che dalla Cisl e da altre forze che si definiscono sociali, sia in atto un attacco al principio costituzionale della sussidiarietà, negando il ruolo fondamentale che il Volontariato e il settore no profit svolgono in difesa delle fasce deboli della popolazione. Mi permetto di affermare – conclude Piraino – che non e’ questa la strada per recuperare il deficit di rappresentatività accumulato negli ultimi anni dalle forze sindacali”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento