martedì 9 novembre 2010

Sicilia senza Binari

Il conto alla rovescia per l'annuncio dei tagli ai treni da e per il nord è iniziato. Mentre l’Italia da Torino a Salerno corre sui binari dell’alta velocità, mettendo in questo modo a disposizione di queste grandi città (Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Salerno) una sorta di metropolitana veloce lunga oltre mille chilometri, la Sicilia viene invece definitivamente isolata dal trasporto ferroviario. 
La Sicilia ritorna ad essere considerata una regione a perdere, questo dovrebbe far infuriare il popolo siciliano e i politici siciliani, ma quest'ultimi sembrano assopiti dal vecchio stile che vede quest'ultimi schiavi di Roma (nel senso di potere politico economico), però dopo aver fatto un pò di ipocrita meridionalismo. Siciliani Ribelliamoci!
Si spera che quei pochi politici, sinceri difensori dei siciliani, diano voce a questi malumori dei siciliani, che sono stanchi di essere considerati cittadini di serie C, se non peggio.

Le prime reazioni sono state del Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e dell'assessore delle Infrastrutture e della Mobilita', Pier Carmelo Russo. 
"La scrivente Amministrazione è venuta a conoscenza, attraverso gli organi di informazione, di
preoccupanti notizie, peraltro confermate da fonti sindacali, secondo le quali Trenitalia S.p.a, nella programmazione della nuova offerta passeggeri, che presumibilmente entrera' in vigore
dal prossimo mese di dicembre, avrebbe previsto un ulteriore quanto drastico ridimensionamento dei servizi viaggiatori Sicilia - Continente".
Nella lettera viene sottolineato come "la specifica normativa di riferimento preveda la compartecipazione della Regione alla formazione delle scelte a livello centrale che prevedono
l'istituzione, o la modifica, dei servizi di collegamento nazionali terrestri, marittimi ed aerei che interessano la Sicilia".
Al ministro Matteoli viene sollecitato, dunque, "un deciso intervento volto a sospendere l'adozione dei paventati provvedimenti, prevedendo contestualmente l'immediata apertura di un tavolo di confronto, unitamente ai rappresentanti degli Enti locali interessati, in cui potere affrontare, in ottica globale, l'intera questione ferroviaria siciliana per individuare soluzioni
che abbiano a cura l'interesse primario dei siciliani e, nel contempo, tengano conto delle esigenze di razionalizzazione".

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