Tra sabato e domenica notte le lancette dei nostri orologi si sposteranno in avanti di un'ora per il consueto passaggio dall'ora solare a quella legale. Ma forse in pochi sanno che tale procedimento esiste in Italia dal 1916, quando un decreto legislativo lo fece entrare in vigore. Rimase in uso fino al 1920 e venne abolita e riproposta diverse volte, specie nel periodo della seconda guerra mondiale, fino al 1965, anno della definitiva entrata in vigore. Non a caso il 1965 è un periodo di grave crisi energetica, motivo scatenante del ritorno della differenziazione tra ora legale e solare. L'idea di spostare indietro le lancette nel periodo estivo per godere di un' ora in più di sole ha motivazioni prettamente economiche ed energetiche, consente infatti di risparmiare ernegia elettrica (soprattutto riguardo l'illuminazione) poichè allunga il periodo di luce durante la giornata. Tale idea deve la paternità a Benjamin Franklin, il quale nel 1784, la pubblicò su una rivista, ricevendo pochissimo interesse dall'opinione pubblica. Oltre un secolo dopo un'inglese, William Willet, decise che era il caso di rispolverarla proprio per far fronte all'esigenti richieste energetiche nel periodo della prima guerra mondiale. L' Unione Europea ha deciso di adottare un calendario comune per il passaggio dall'una all'altra, stabilendo che il passaggio da solare a legale inizi l'ultima domenica di Marzo e quello inverso l'ultima domenica di Ottobre. Nell'emisfero australe il passaggio è inverso da legale a solare a Marzo e viceversa ad Ottobre poichè le stagioni sono invertite. Nella zona equatoriale non esiste nessun passaggio da legale a solare e viceversa perchè la variazione delle ore di luce, che dipende dall'inclinazione dei raggi solari,è minima e non giustifica il cambio di ora.
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