martedì 28 settembre 2010

Ciancimino: la perizia calligrafica gli da ragione, ma....


Il figlio Massimo non ha mentito, fu proprio l'ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino, a scrivere le carte sui rapporti tra mafia e Stato, e sugli investimenti di Cosa Nostra a Milano 2. Lo ha stabilito la Polizia scientifica. Su altre carte sono in corso ulteriori accertamenti.
Si tratta in tutto di tre testi: il primo è un appunto sulla costruzione di Milano 2, il quartiere satellite edificato da Silvio Berlusconi nei primi anni settanta, vi compare il nome di Marcello Dell'Utri, oltre a quelli dei costruttori palermitani Nino Buscemi e Franco Bonura.
Il secondo è un elenco in dieci punti (il "contropapello") inviato dallo stesso Ciancimino a Totò Riina, per stabilire un accordo tra le cosche e lo Stato, che consentisse di fermare le stragi.
Il terzo è una lettera che ha come destinatario l'ex governatore della Banca D'Italia, Antonio Fazio, in cui si parla della trattativa tra pezzi dello Stato e boss e dell'attentato al giudice Paolo Borsellino.

Quelli della scentifica hanno la certezza che la firma è proprio di Vito ciancimino.
I palazzi del potere iniziano a tremare?

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