Il Difensore di Città 3
Dal verbale dei carabinieri.
“In
data odierna il qui presente signor Degli Alberti Alberto riferiva di essere
casualmente incorso nel rinvenimento di un non meglio identificato foglietto
all’uopo consegnato nelle nostre proprie mani che veniva assunto agli atti del
presente procedimento. Il dichiarante riassumeva il contenuto del citato documento,
firmato dal sedicente Difensore di Città, come “farneticazioni di una mente
malata, pericolosa per l’ordine pubblico”. Il summenzionato Degli Alberti dichiarava
di non conoscere l’autore di tale documento, ma di averne riscontrato la
veridicità nei racconti della figlia, Degli Alberti Elena, minorenne, la quale
recavasi il sabato sera nella centrale piazza Ciullo dove era testimone di
alcuni presunti tentativi del tale Difensore contro gruppi di giovani ivi stanziati.
Letto confermato e sottoscritto. Maresciallo Calamia.”
Dal rapporto del pedinamento (Gazzella
2):
“In
missione di controllo sul sospetto Difensore di Città (c.d.d. n. 4307), pattugliavamo la zona
del centro storico. All’improvviso scorgevamo vettura sospetta, con i vetri
completamente appannati che sobbalzava vistosamente; bussavamo per identificare
gli occupanti, ma quando ci rendevamo conto che trattavasi di due uomini, li trattenevamo
in arresto, chiamando rinforzi. Affidati i due pederasti alla Gazzella 1 del Maresciallo
Lo Bue, proseguivamo l’attività repressiva, notando altra autovettura sospetta,
una BMW dai vetri oscurati, della quale ci ponevamo all'inseguimento con la
vettura (FIAT Panda) di servizio; nonostante l'impegno profuso, l’autovettura
sospetta si dileguava.
Gli
schiamazzi intanto avevano raggiunto una tale intensità da potersi definire
notturni. Allora lo scrivente, insieme al carabiniere scelto La Canna,
seguitando il pattugliamento in forma pedonale in una zona poco sicura dove lo
spaccio avviene giorno e notte alla luce del sole, si imbatteva in una rissa alla
quale partecipavano attivamente ambetre gli astanti. Allontanatone il primo,
noi e il La Canna, intervenivamo bloccando le braccia degli altri da dietro, ma
i due venivano alle mani coi piedi. Un sesto senso ci coglieva sul terzo
litigante che si allontanava verso la prima traversa con camminata tipica da
malfattore. Anche il mantello nero e la mascherina sugli occhi risultavano
alquanto sospetti, per cui si elevava un fermo di polizia in caserma per il
suddetto. Firmato Appuntato Bongiovanni.”
Dal verbale di identificazione dei
carabinieri.
“Il
sospetto (c.d.r. n. 2038) risultava essere il signor Modì Gaspare, di
anni 52, abitante in via M. Durante
l’identificazione, il soggetto assumeva una sudorazione sul corpo non consona
al momento (stante che erano le due di notte) e alla stagione (inverno). Inoltre
il fermato rispondeva alle domande con poco rispetto e ci dava del tu, mentre
IO PER LUI ERO LEI. Il sospetto sosteneva anche di essere nullatenente, quando
in paese tutti sanno che è abbondantemente tenente. Il fermato dichiarava di
essere nervoso in quanto nella notte ignoti ladri sollevavagli l'auto
sopraindicata su dei mattoni asportandole quadrambe le ruote marca Pirelli. Sic
stantibus, non essendoci gli estremi per ulteriori accertamenti, il
summenzionato passava all’ufficio querele del Maresciallo Calamia per sporgere
regolare denuncia contro ignoti per il furto d’auto. Ma prima di aver lasciato i
nostri locali, noi ufficiosamente perquisivamo mascherina e mantello (marca,
modello e made), possibili elementi di prova di cui astutamente ci dotavamo per
possibili sviluppi futuri. Brigadiere Ballo”
FINALE:
Tutti conoscono il passo della Genesi (Genesi, I,3-4): “E Dio disse:
Sia la luce! E la luce fu. E Dio vide che la luce era cosa buona.”[12]
Parole
comuni, immediate, frasi brevi e semplici. Beh, i carabinieri avrebbero
certamente scritto, più correttamente: “La Massima Autorità, dopo attenta
analisi, stabiliva l’istituzione della luce, che, dopo essere stata sottoposta
a studio di fattibilità e verifica dei requisiti di progetto (allegato 1), veniva
approvata. La prefata Autorità, nelle more della definizione di
ulteriori assetti per la creazione del Mondo, decideva l’istituzione di un
Gruppo di Progetto il quale, costituito da esperti del settore, concludeva che
il Creato, in ossequio a quanto stabilito in precedenti riunioni (verbale in
c/pag.), doveva essere mantenuto”.
PS: tutto quanto è stato scritto non vuole affatto mettere in ridicolo l'arma dei carabinieri, nè gli uomini che fanno un fondamentale lavoro per la nostra sicurezza, quanto piuttosto giocare sul linguaggio "burocratese" che viene utilizzato ancora oggi, troppo spesso, nella stesura di verbali e denunce (n. d. A.)
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