LAMPEDUSA. Sembra una storia senza fine quella delle stragi in mare. Gli sbarchi continuano senza far notizia, tanti ancora i migranti che non raggiungeranno mai la terraferma vivi. E' un'ecatombe, ma pare non essere di interesse internazionale, come se a morire non fossero persone:25 esseri umani di età tra i 20 e i 30 anni, solo ieri, e sembra che le cause siano da ascrivere al sovraffollamento delle stive. I cadaveri presentavano, ad un primo esame medico, traumi e asfissia. L'assessore per la Salute alla Regione, on. Russo ha tranquillizzato la popolazione lampedusana sull'assoluta mancanza di patologie tra i morti e quanti sono arrivati in vita. L'ultimo periodo è stato un susseguirsi di sbarchi , naufragi e morti. Il mondo politico si interroga sul da farsi ma non cambia molto. La mente va ai vent'anni di guerra civile in Somalia, si fece un gran parlare i primi anni , poi ci siamo dimenticati di loro. Intanto a Lampedusa l'assessore regionale all'ambiente G. Sparma , insieme al comandante della guardia costiera A. Morana e al responsabile dell'emergenza sanitaria P.Bartolo, hanno portato l'ultimo saluto alle salme in fila, chiuse nei sacchi, sul molo.
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