venerdì 6 maggio 2011

Palermo: stop alla veglia di preghiera per le vittime dell'omofobia

A Palermo il gruppo Ali d'Aquila, la Chiesa Evangelica Luterana, la Chiesa Valdese di via Spezio e la Comunità San Francesco Saverio all'Albergheria avevano organizzato, per il 12 maggio, un evento presso la parrocchia Santa Lucia per ricordare le vittime dell'omofobia.
Il programma prevedeva, oltre alla preghiera, la visione di alcuni video sul tema, la Lectio Divina sul testo degli Atti 10,28, canti e testimonianze.
Doveva essere semplicemente una veglia di preghiera, ma evidentemente l'Arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, ritiene che gay e lesbiche non abbiano diritto ad usufruire della chiesa per ricordare le vittime dell'omofobia.
L'Arcivescovo si è appellato al punto 17 di una lettera sul tema dell'omosessualità inviata ai vescovi l'1 ottobre 1986 a firma del Cardinal Ratzinger e approvata dal Papa Giovanni Paolo II e che recita: "[...]Dovrà essere ritirato ogni appoggio a qualunque organizzazione che cerchi di sovvertire l'insegnamento della Chiesa, che sia ambigua nei suoi confronti, o che lo trascuri completamente. Un tale appoggio, o anche l'apparenza di esso può dare origine a gravi fraintendimenti. Speciale attenzione dovrebbe essere rivolta alla pratica della programmazione di celebrazioni religiose e all'uso di edifici appartenenti alla Chiesa da parte di questi gruppi, compresa la possibilità di disporre delle scuole e degli istituti cattolici di studi superiori. A qualcuno tale permesso di far uso di una proprietà della Chiesa può sembrare solo un gesto di giustizia e di carità, ma in realtà esso è in contraddizione con gli scopi stessi per i quali queste istituzioni sono state fondate, e può essere fonte di malintesi e di scandalo. [...]".
Gli organizzatori hanno dichiarato che stanno provvedendo affinché l'evento si svolga ugualmente il 12 maggio nella piazza antistante la chiesa.
Risulta davvero difficile accettare, nel 2011, che episodi del genere accadano e, certamente, questo è l'ennesimo episodio di omofobia aggravato dal fatto che a metterlo in atto sia la Chiesa Cattolica, quella stessa chiesa che non perde occasione per dichiarare il suo spirito di accoglienza verso l'Altro.

3 commenti:

  1. sono d'accordissimo con l'autrice del pezzo

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  2. la chiesa non va capita, va amata!

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  3. va amata incodizionatamente?? ma andiamo.... per essere amata incondizionatamente dovrebbe a sua volta amare essa stessa, senza pregiudizi, tutti i figli di Dio, belli e brutti, buoni e cattivi... ma soprattutto i brutti,i cattivi, i deboli, le persone in difficoltà e quelle più fragili... invece da bravissimi esponenti di quello che è ne più ne meno che un partito politico (con un consenso vastissimo) fanno propaganda su ciò che LORO ritengono più giusto, rifacendosi ad una fantomatica parola di Dio (che sarei proprio curiosa di sapere se la pensa come loro) per rendere più credibile ciò che dicono...

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