FIRENZE. Ascoltato G.Brusca durante il processo di Firenze per gli attentati di via dei Georgofili e di Roma e Milano. Racconta la sua versione sulle connessioni tra mafia e politica. Dice che Berlusconi e Dell'Utri furuno contattati per mezzo dello stalliere Mangano per chiedere che si trattassero le ragioni dei boss in cambio della fine degli attentati. Tira in ballo anche Mancino contattato per gli stessi scopi. A Firenze si sta svolgendo il processo a Francesco Tagliavia ritenuto uno degli organizzatori di quelle stragi.
Nei primi anni novanta Brusca era capo mandamento a S.Giuseppe Jato e come tale spedì Mangano a Milano per avere un contatto con Berlusconi e Dell'Utri. A seguito dell'arresto di Riina, L. Bagarella che ne aveva preso il posto chiese un contatto e fu ritenuto persona adeguata Mangano, che era stato stalliere ad Arcore. Il suo compito era di portare un chiaro messaggio dalla cupola: o si trattava annullando il 41 bis e facendo passare la revisione del maxi processo o si sarebbe proceduto con altri attentati. Si era scelto Berlusconi perchè stava per diventare presidente del consiglio, ma la trattativa si arenò con l'arresto di Mangano.
Brusca ha anche parlato di Salvo Lima chiarendo che dopo la sua morte si cercavano nuovi canali per continuare le trattative stato -mafia che a suo dire in presenza di Lima funzionavano bene; il quale aveva referenti politici a livello nazionale ed era sempre ben disposto a collaborare.Adesso si cercheranno i riscontri alle dicharazioni fin qui elencate. Quale sia la credibilità di un ex boss è tutta da stabilire.
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