ALCAMO - Si sono svolti ieri, nella chiesa Gesù Cristo Redentore, i funerali di Giuseppe Milazzo, originario di Alcamo ma residente a Prato da 10 anni, protagonista di una triste pagina di cronaca nera. Milazzo è stato vittima e carnefice della triste vicenda che ha visto lo spezzarsi di due vite. Il tutto si è svolto nell'abitazione dei due conviventi a Prato, durante la mattinata di venerdì 13 maggio scorso, quando, probabilmente in preda ad un raptus omicida dovuto ad un attacco di gelosia, ha accoltellato la moglie Desirè Zumia, mentre la figlia di tre anni e mezzo si trovava al piano di sotto. Immediatamente pentito da quanto accaduto ha avvisato il 118 dicendo che sua moglie stava morendo e, abbandonando la conversazione, si è suicidato con una coltellata all'addome. La coppia stava assieme da dieci anni, l'anno scorso si era sposata e aveva tentato di avere un secondo figlio. Stando a quanto affermato dai familiari delle vittime, la coppia era prossima alla separazione, ciò confermato anche dal rinvenimento in casa di un foglio nel quale erano appuntati i beni che si sarebbero divisi. Desirè aveva pure un'altra figlia di 17 anni, che viveva con lei avuta da un precedente matrimonio. Adesso le figlie saranno affidate in via temporanea ai nonni materni e si trasferiranno entrambe in Sicilia per non separarsi.
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