venerdì 29 aprile 2011

Ancora nessun NO alle trivellazioni petrolifere in provincia di Trapani. Poma assolutamente contrario.

TRAPANI - Il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, ha inviato una nota al Ministro Stefania Prestigiacomo ed al Presidente Raffaele Lombardo, nella quale è chiara la sua opposizione alle trivellazioni in mare ed al conseguente sconvolgimento dell’ecosistema, unitamente ai prevedibili negativi contraccolpi per l’economia turistica siciliana e trapanese in particolare. La sua disapprovazione è il sunto di tutte le correnti politiche locali che si sono unite al fine di eliminare per sempre la possibilità di distruttive ricerche di idrocarburi liquidi e gassosi nei mari trapanesi e siciliani, con un guadagno per le casse dello stato davvero ridicolo: si parla di un 4% contro l’85% percepito dalla Libia e dall'Indonesia, l’80% di Russia e Norvegia, il 60% dell’Alaska ed il 50% del Canada.

"Nonostante il No della Regione - si legge nella nota dell'On. Poma - e di tutte le Amministrazioni locali più direttamente interessate, nonostante il decreto anti trivellazioni marine emanato dal Ministero dell’Ambiente il 26 agosto del 2010, mentre bisogna registrare la scarsa se non inesistente sensibilità istituzionale delle SS.LL. e dei rispettivi uffici, che hanno finora ritenuto di non dover dare nemmeno un cenno di riscontro alle note del massimo civico consesso della provincia di Trapani, come pubblicato da autorevoli organi di stampa e come dichiarato da altrettanto autorevoli Parlamentari, DAVANTI ALLE COSTE SICILANE ARRIVANO LE TRIVELLE DEI PETROLIERI e si avvia LA SPECULAZIONE PETROLIFERA. La TRANSUNION infatti ha già annunciato che a fine aprile inizierà a sondare il fondale dello specchio d’acqua davanti Pozzallo, a 27 chilometri dalla costa. L’AUDAX, invece, di sonde non ha più bisogno: in estate, si legge sul suo sito web, potrebbe cominciare a trivellare a 13 miglia dalle spiagge di Pantelleria. Non molto lontano, nei dintorni delle isole Egadi, anche la NORTHEM PETROLEUM riscalda i motori delle sue piattaforme e le trivellazioni ricadrebbero addirittura anche su un’area vulcanica sottomarina."
"Si tratta – afferma ancora Peppe Poma - di una situazione davvero allarmante che la mancata risposta alle richieste di questo Consiglio Provinciale, in particolare da parte dell’On. Ministro dell’Ambiente, rende ancora più inquietante. Di fronte ad un argomento di siffatta importanza, qual è quello della ricerca di idrocarburi nel nostro mare con tutte le conseguenze facilmente immaginabili, urgono decisioni ed interventi normativi e legislativi atti a salvaguardare una fra le maggiori ricchezze della provincia di Trapani, della Sicilia e dell’intero Paese: lo straordinario ambiente marino naturale ancora esistente nelle acque antistanti Favignana e le altre isole dell’arcipelago delle Egadi, nonché dei Comuni di Trapani, di Marsala, di Mazara del Vallo, di Sciacca e di Menfi in provincia di Agrigento, con i Consigli Comunali di tutti questi centri ma anche di Castelvetrano, oltre al Consiglio Provinciale, che già da quasi un anno si sono nettamente e unanimemente pronunciati contro lo svolgimento delle ricerche petrolifere in questione".

1 commento:

  1. Attenzione che qua gli interessi sono davvero grossi e rischiamo di trovarci le piattaforme petrolifere ovunque a distruggere la costa e il mare!!! Con un andirivieni di petroliere che puliscono i serbatoi al largo e pece nera in tutte le nostre spiagge. Necessita una grande mobilitazione.

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