mercoledì 2 febbraio 2011

Dura la risposta dell’ass. Peraino alla nota di protesta della Cisl

A seguito dell’approvazione del decreto numero 28 del 2011 da parte dell’Ass. Andrea Piraino, la Cisl ha fatto notare il suo disappunto sul lavoro che è stato portato a termine. Il provveidmento riguarda l’erogazione di contributi per progetti di assistenza per disabili in situazione di totale compromissione funzionale o minori disabili che partecipano ad attività di socializzazione o di formazione, assistiti nell’ambito del nucleo familiare. Il provvedimento attinge al fondo regionale per i non autosufficienti e fissa i criteri per erogare, a organizzazioni del volontariato, associazioni, cooperative ed enti locali, “contributi per progetti di assistenza a disabili gravi o a minori disabili”. Secondo la Cisl, il provvedimento “conferma in modo inequivocabile” la volontà dell’assessorato
di battere la “strada insostenibile dei finanziamenti a pioggia, dispersivi e inefficaci, piuttosto che quella di “una strategia complessiva di interventi su obiettivi e bisogni prioritari e condivisi con forze sociali e amministrazioni locali”. Il sindacato chiede a palazzo d’Orleans la costituzione del fondo unico per le povertà, e l’attuazione delle politiche di integrazione socio-sanitaria con la “messa in sinergia” degli assessorati regionali alla Famiglia e alla Salute. La risposta dell’Ass. alle Politiche sociali Piraino è stata tempestiva e non priva di un di rammarico per un pregiudizio che è presente nella presa di posizione del sindacato: “Presupposto fondamentale per una corretta interlocuzione fra forze sociali e governo sono la conoscenza delle tematiche da affrontare e la capacita’ di leggere le carte senza la lente deformante del pregiudizio”. “Dal 2005 – aggiunge Piraino – la Regione eroga ogni anno a disabili gravi un servizio di assistenza che consente loro di assolvere alle funzioni vitali, mantenendo un minimo di relazioni sociali. Sono uomini e donne in carne ed ossa che, a dar retta alla distorta furia moralizzatrice dei dirigenti Cisl, dovremmo abbandonare al loro destino per la creazione di un fantomatico fondo unico sulla povertà, che nulla ha a che vedere con gli interventi in questione. L’unica novità che ho ritenuto di apportare è la regolamentazione di questi interventi con criteri di economicità e trasparenza, visto che venivano erogati a sportello, senza alcuna forma di valutazione comparativa”. “Anche da una lettura distratta – prosegue Piraino – si evince chiaramente che le uniche spese ammesse dal provvedimento sono quelle relative all’assistenza diretta dei pazienti, senza alcuna forma di intermediazione per l’Ente pubblico o privato, che presenta il progetto”. La risposta dell’ass. Piraino si conclude con un attacco diretto al sindacato: “É legittimo sospettare, di fronte a prese di posizione così strumentali, che dalla Cisl e da altre forze che si definiscono sociali, sia in atto un attacco al principio costituzionale della sussidiarietà, negando il ruolo fondamentale che il Volontariato e il settore no profit svolgono in difesa delle fasce deboli della popolazione. Mi permetto di affermare – conclude Piraino – che non e’ questa la strada per recuperare il deficit di rappresentatività accumulato negli ultimi anni dalle forze sindacali”.

Nessun commento:

Posta un commento