martedì 28 dicembre 2010

Utilizzato il 68,5 % delle risorse del piano rurale della Sicilia

Buone notizie per i fondi comunitari destinati all’agricoltura. Sono infatti stati investiti, fino a questo punto 387 milioni di euro, cioè oltre il 68 % dei fondi destinati alla Regione Sicilia dalla comunità europea. Questo quantitavo è fondamentale per evitare il cosiddetto “disimpegno automatico”, cioè l’obbligo di dover utilizzare i fondi entro i due anni dallo stanziamento. Lo confermano gli ultimi dati, aggiornati alla vigilia di Natale, del Dipartimento interventi strutturali in agricoltura della Regione, guidato da Rosaria Barresi, che assolve anche alla funzione di Autorità di gestione del piano di sviluppo rurale per la Sicilia. “Il vero ostacolo – spiega la Barresi – si chiamava ‘n+2′, la norma dell’Unione che riguarda l’utilizzo dei fondi europei e impone alle regioni di raggiungere l’importo della spesa programmata entro i due anni successivi alla data dello stanziamento. Ma l’asticella della regola comunitaria è stata ampiamente superata: l’obiettivo di spesa da raggiungere entro il 31 dicembre 2010 era fissato a 264 milioni di euro per la quota Feasr”.

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