PALERMO - La provincia più colpita dalle frodi assicurative è Catania, seguono Palermo e Messina. La crescita delle frodi sugli incidenti automobilisti sta convincendo le principali assicurazioni italiane a disimpegnarsi dal mercato meridionale. La legge pero' le obbliga ad essere presenti su tutto il territorio nazionale e dunque l'unica ''soluzione'' praticabile resta l'aumento esponenziale ed indiscriminato delle tariffe.
Secondo uno studio del Centro Studi Pio La Torre, nel corso del 2009 i sinistri collegati ad ipotesi di reato sono stati 83.378, in aumento dell'8,6% rispetto all'anno precedente quando si erano attestati a 76.784.
Particolarmente drammatica la situazione in quattro regioni: Campania, Calabria, Puglia e Sicilia che presentano dati notevolmente superiori alla media nazionale. Se in Italia infatti le frodi sono lo 0,79% del totale dei sinistri, in Puglia raggiungono il 4,24% e in Campania il 4,27%.
In Sicilia la ''capitale'' delle frodi assicurative e' Catania, con 2.772 sinistri connessi con reati, un incidenza del 4.04% sul totale. Segue Messina con 2.472 (con una percentuale pero' piu' alta, 7,12%) e Palermo con 1.320 (1.93%).
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