
Confartigianato stila la classifica dei lavori più trascurati dalle nuove generazioni. Oltre il 25 % delle vecchie professioni artigianali risultano in declino, o perchè nessuno se ne occupa più o molto più probabilmente perchè nessuno sa fare più i vecchi lavori. Il numero dei disoccupati cresce, specie per chi si deve ancora inserire nel mondo del lavoro. Tuttavia molte imprese lamentano difficoltà nel reperimento di mano d'opera professionale. Mancano panettieri, marmisti, montatori di infissi, sarti, pasticceri, e chi più ne ha più ne metta. Chi ha una laurea o corsi di vario genere alle spalle raramente sa fare lavori manuali di tale tipo e così parallelamente alla domanda di personale artigiano che cresce, aumenta anche il tasso di disoccupazione. Si tratta di lavori che richiedono abilità manuale e prestanza fisica spesso, ma per cui i candidati sono davvero pochi e quelli che si presentano per l'assunzione spesso non sono adatti. Forse se i ragazzi venissero informati per tempo di tale situazione, specie quelli poco volenterosi negli studi che portano il "pezzo di carta" a casa solo per far contenti i genitori, piuttosto che barcamenarsi tra lavori instabili, sottopagati e poco gratificanti, magari sceglierebbero di seguire le orme dei nonni o dei genitori e piuttosto che oscillare tra un lavoro e l'altro preferirebbero imparare un mestiere, vero e duraturo.
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