mercoledì 22 settembre 2010

Santoro, un caso di Democrazia

Il caso Santoro “imperversa” nei giornali e nelle Tv, ogni anno la stessa storia, cioé i dirigenti RAI e la Politica tentano di non farlo andare in onda, mettendogli il bastone tra le ruote per qualunque cosa, con lo scopo evidente di farlo stancare e quindi con la conseguenza di un auto allontanamento da parte di Santoro. Santoro però resiste e contrattacca, con dati alla mano, cioé AnnoZero è un programma che produce entrate per 41milioni di euro e ne costa 4milioni. Ne ha per tutti, anche per la politica che soffoca il servizio pubblico, non solo per gli esponenti della maggioranza, ma anche per l’opposizione.
Santoro «La politica vuole ordine e silenzio. Non si possono più fare fiction sulla mafia, autori scomodi come Celentano non trovano spazio. Occorre dire basta, un tempo c’era Grillo, Indietro tutta e Mixer, oggi arriva uno come Mentana e fa sembrare vecchio tutto quello che c’è attorno a lui, perché Tg1 e Tg5 non si fanno più concorrenza». Per Santoro «questo dibattito si svolge nella totale assenza di interventi di commentatori liberali, come Ostellino o Scalfari». Ed «assente è anche il presidente Paolo Garimberti, che dovrebbe aprire un tavolo sull’informazione televisiva per far emergere i problemi, invece si dimentica anche delle difficoltà della messa in onda di Annozero».
Tutti possono pensare che è la solita difesa del povero Santoro, vittima dei poteri forti e antidemocratici, no per niente, oltretutto sarebbe ingiusto e riduttivo per una forza della natura come Santoro. La difesa di Santoro non nasce dal piacere o meno del suo modo di far giornalismo, ma è una lotta di Democrazia. Non si può mettere il bastone fra le ruote ad un giornalista, solo perché esprime idee e un modo di fare giornalismo, che non piace alla maggioranza e alle opposizioni. Se Santoro non porta avanti concetti e lotte nazi-fasciste, può, anzi deve fare giornalismo, anche di parte, visto che esistono altri giornalisti che in RAI fanno giornalismo di parte e sono molto lontani da Santoro.
Però una domanda: essere di parte è dire che qualcuno ruba? Essere di parte è indagare se i politici ci prendono in giro? E poi chi dice che Santoro è di parte, pensa che i cittadini siano degli stupidi, che si abboccano tutte cose? Santoro non ha in mano i media in Italia, perciò è condannabile Santoro, che fa un programma, o colui che ha il monopolio dei media in Italia e ne fa un uso dittatoriale?

Odissea nello spazio

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