venerdì 24 settembre 2010

L'arroganza della Lega.


Ancora dopo giorni nulla. La scuola di Adro continua ad essere infestata da simboli padani e il governo ancora tace. Evidentemente nel nostro paese, è chiaro, è più importante mantenere gli equilibri precari di una coalizione che ha appena smesso di vacillare, piuttosto che tenere come punto fermo l'idea che una scuola non può essere nè di destra, nè di sinistra, nè di una religione, nè di un'altra. La scuola è il luogo pubblico in cui le coscienze dei bambini si formano per creare l'humus in cui la società futura farà attecchire le proprie radici. Non si può, quindi permettere che le istituzioni, che stanno assistendo a questo tentativo di "Colonizzazione" di un istituto, restino in silenzio. Infatti, al contrario di ciò che pensa la Lega, la scuola, di qualsiasi parte d'Itlia essa sia, resta comunque appartenente ai cittadini italiani. Considerato che il termine "cittadino" non identifica nella sua definizione una particolare connotazione geografica, religiosa, nè tantomeno ideologico- politica, appare veramente raccapricciante e a tratti reazionaria la malsana idea di porre un marchio distintivo su istituzioni pubbliche che hanno la necessità e il dovere di restare fuori da logiche faziose. Pertanto, sarebbe auspicabile che lo Stato ponesse la dovuta attenzione sui fatti che stanno avvenendo dando dei segnali concreti per arginare questi tentativi politicizzati che risultano essere fuorvianti per le coscienze collettive dei giovani e di tutta la società intera.

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